Mutui – Penale per estinzione anticipata. C’è usura?

Quanto costa effettivamente la penale per estinzione anticipata. Come si può determinare il TAEG senza fermarsi alle apparenze.

Nella maggior parte dei mutui se si verifica la reale incidenza percentuale della penale per estinzione anticipata, il mutuo risulta usurario.

 Al momento della sottoscrizione di un mutuo, il contratto che la banca impone al cliente contiene quasi sempre una clausola in cui viene pattuita una penale da applicarsi nella eventualità che il cliente voglia estinguere il mutuo anticipatamente rispetto all’originario piano di ammortamento.
Questa penale è determinata sempre come percentuale di costo da applicarsi a tutto il debito residuo. In genere è un valore percentuale compreso tra 1% ed il 2%.

Questo significa che quando il cliente vuole estinguere un debito residuo di € 100.000, nell’ipotesi che la penale per estinzione anticipata sia del’1%, la banca pretenderà la somma di € 101.000.

Sembra poca cosa, ma bastano alcune semplici considerazioni per comprendere che il costo effettivo di questa penale è sempre esorbitante.

La penale costituisce pur sempre un interesse che il cliente paga o comunque un costo collegato all’erogazione del credito. Come tale esso deve essere incluso nel TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) e determinato su base annua come tutte le altre voci di costo incluse nel TAEG.

Per poter determinare correttamente l’incidenza della penale sull’ammontare del debito residuo ed il Tasso Annuo Effettivo che questa penale produce occorre innanzitutto spiegare cosa è il cosiddetto Tasso Periodale. Nel mutuo il tasso corrispettivo pattuito non si applica interamente ad ogni rata, per determinare l’ammontare degli interessi dovuti riferiti ad ogni singola rata, si applica il minor tasso riferito al periodo di durata della rata stessa.

Per meglio comprendere il procedimento: se il tasso corrispettivo è del 6% annuo e le rate sono mensili, per determinare gli interessi di ogni rata si applica il tasso dello 0,5% ottenuto dividendo il tasso annuo del 6% per i 12 mesi dell’anno. Allo stesso modo, se le rate sono semestrali ad ogni rata si applicherà il tasso del 3%. In questo modo pattuire in contratto in Tasso periodale dello 0,5% da applicarsi mensilmente ad ogni singola rata, pur apparendo un tasso molto basso, produce esattamente sempre lo stesso tasso annuo del 6%.

Analogo discorso è valido per il tasso di mora. Pattuire un interesse di mora del 12% significa che quel tasso sarà applicato su base annua e che pertanto se il ritardo nel pagamento è di un solo mese, l’importo dovuto sarà maggiorato di un 1%; esattamente il 12% diviso per i dodici mesi. In questo caso il calcolo corretto si esegue considerando i giorni di ritardo, in quanto il ritardo nel pagamento potrebbe essere anche di solo alcuni giorni e la formula utilizzata è la seguente:

  S * gg * Ta

I = ------------------([1])

     36500

 
Dove: I sono gli interessi – gg sono i giorni di ritardo – Ta è il tasso annuo e 36500 sono i giorni dell’anno civile moltiplicati per 100 trattandosi di valore percentuale. La parte di formula gg/365 non fa altro che applicare il tasso annuo pattuito (Ta) ai soli giorni (gg) di effettivo ritardo nel pagamento.

Analogo discorso deve ovviamente valere per la penale per estinzione anticipata, allorquando  questa viene indicata in valore percentuale da applicarsi indipendentemente dalla durata del prestito, per determinare l’esatto costo del denaro, sarà necessario rapportare l’incidenza del tasso pattuito al periodo di tempo in cui il denaro viene utilizzato. Per maggiore chiarezza espositiva risulterà di immediata comprensione il ragionamento matematico inverso rispetto a quello precedentemente descritto. Se ad una certa somma applico un interesse fisso dell’1% per un mese di utilizzo, appare a tutti evidente che per dodici mesi il tasso annuo risulterà pari al 12%.

Sulla base delle precedenti considerazioni per determinare l’esatto Tasso Annuo derivante dall’applicazione di una penale per estinzione anticipata sarà necessario innanzi tutto eseguire una verifica sull’effettivo periodo di applicazione della penale stessa.

Esiste un momento in cui il cliente richiede l’estinzione anticipata. Questo momento cade necessariamente in una data compresa tra due rate. In questo momento il cliente ha già pagato, con la corresponsione della rata immediatamente precedente, tutti gli interessi corrispettivi relativi al periodo precedente la corresponsione della rata e sono iniziati a maturare gli interessi relativi al periodo in corso da quantificarsi sul capitale residuo. Su questo capitale, invece di applicare l’interesse corrispettivo viene applicata la penale. Il periodo di godimento del prestito residuo intercorre così dal momento del pagamento dell’ultima rata al momento dell’estinzione del mutuo che sarà necessariamente precedente al pagamento della rata successiva. Nell’ipotesi di un piano di ammortamento con rate mensili la durata di questo periodo sarà al massimo di trenta giorni.

In questo modo la penale sarà applicata ad un prestito, costituito dal capitale residuo del mutuo con una durata massima di un mese ed allora evidentemente la percentuale indicata in contratto, per essere rapportata ad anno dovrà essere moltiplicata per 12. Ecco che una penale per estinzione anticipata dell’1% ha una incidenza percentuale annua minima del 12%. Qualora il capitale residuo fosse rimborsato entro 15 giorni dal momento del pagamento dell’ultima rata precedente, l’incidenza percentuale annua sarà del 24% e, nell’ipotesi in cui il mutuatario dovesse restituire l’importo di capitale residuo un solo giorno dopo il pagamento della rata, l’incidenza percentuale anno del’1% convenuto, corrisponderà ad un Tasso Annuo Effettivo del 365% calcolato moltiplicando l’1% di interesse pagato per un solo giorno per i 365 giorni dell’anno.

Tale risultato si ottiene utilizzando la stessa formula precedente, universalmente riconosciuta come valida:

 

       I * 36500

Ta = -------------

          S * gg

 

Dove: Ta è il tasso annuo  - I sono gli interessi – 365 sono i giorni dell’anno civile - gg sono i giorni di ritardo. La parte di formula gg/365 non fa altro che applicare il tasso annuo pattuito (Ta) ai soli giorni (gg) di effettivo ritardo nel pagamento.

Un esempio chiarirà meglio quanto descritto:

Penale per estinzione anticipata: Tp = Tasso periodale: 1%

Saldo = Debito residuo: (ipotesi 1.000)

gg = giorni di durata del prestito. Giorni intercorrenti tra il pagamento dell’ultima rata ed il pagamento del capitale residuo: 1

Si determina innanzi tutto l’ammontare della penale come percentuale sul capitale residuo:

 1% di 1.000 = 10

 Il costo del denaro per un giorno di utilizzo è si € 10.

Si determina successivamente il TAEG sulla base degli interessi pagati (€ 10) ed il periodo di godimento del capitale (1 giorno):

10 * 36500

Ta = ----------------- = 365%

1000 * 1

 

Nell’ipotesi migliore in cui il capitale residuo sia restituito esattamente dopo trenta giorni dal pagamento dell’ultima rata si otterrà in seguente valore di Tasso Annuo:

Penale per estinzione anticipata: Tp = Tasso periodale: 1%

Saldo = Debito residuo: (ipotesi 1.000)

gg = giorni di durata del prestito. Giorni intercorrenti tra il pagamento dell’ultima rata ed il pagamento del capitale residuo: 30

 10 * 36500

       Ta = ----------------- = 12,1%

1000 * 30

 

La L.108/96 e l’art. 644 del codice penale prevedono che si debba confrontare il tasso soglia con il Tasso annuo Effettivo Globale (TAEG) comprensivo di ogni onere e costo collegato con l’erogazione del credito ad esclusione di imposte e bolli.

Quindi al tasso così ottenuto si dovrà ancora sommare il valore percentuale annuo determinato dagli oneri accessori e confrontare il valore così ottenuto con il tasso soglia vigente al momento della sottoscrizione del contratto.

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[1] Si precisa che per la penale di estinzione anticipata, così come per il tasso di mora, non è applicabile la formula prevista per i piani di rimborso rateali

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in quanto l’importo insoluto va restituito in un'unica soluzione. Di conseguenza esso non risponde più alla caratteristica di un rimborso rateale ed occorre pertanto determinare l’interesse su base annua con la modalità relativa rispondente alla formula sopra riportata.


 

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