Arriva l’ok della Commissione Lavoro di Montecitorio all’emendamento di governo e maggioranza che modifica la delega legislativa sul Jobs Act riguardo ai licenziamenti. La riforma del lavoro di Renzi sta facendo discutere ormai da parecchi mesi e forse il 26 Novembre prossimo si giungerà all’approvazione definitiva da parte della Camera. Cosa prevede dunque questo emendamento in tema di licenziamenti per chi verrà assunto con il nuovo “contratto a tutele crescenti”?

Riforma Lavoro Renzi: Quali Cambiamenti Col Jobs Act?

Il diritto alla reintegra (al recupero del posto di lavoro) resterà valido solo per i licenziamenti discriminatori (considerati come nulli e mai avvenuti) e in alcuni casi per i licenziamenti di tipo disciplinare. Per quanto riguarda i licenziamenti economici individuali (quando un dipendente non serve più al datore di lavoro) non cambia nulla di rilevante. Rispetto alla versione del Jobs Act approvata dal Senato, il testo modificato recentemente ora recita così: «[…]escludendo per i licenziamenti economici la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro e prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio[…]». Stando a questo estratto tratto dal testo della riforma sul lavoro di Renzi, il lavoratore licenziato va comunque a casa ma con in tasca qualche mensilità di stipendio. 

Non è ben chiaro in quali casi di licenziamento disciplinare vi sarà la possibilità di reintegra da parte del giudice, dato che l’emendamento della riforma sul lavoro di Renzi parla solo di «specifiche fattispecie». Probabilmente uno di questi sarà quando un lavoratore viene licenziato perché accusato di aver rubato qualcosa e poi si scopre che l’accusa era infondata.

In un punto del Jobs Act si parla anche di “impugnazione del licenziamento” e servirà ai lavoratori per denunciare un licenziamento invalido, come può esserlo uno comunicato a voce. 

Queste novità dovrebbero riguardare tutti quei dipendenti assunti col nuovo contratto a tutele crescenti a tempo indeterminato. I lavoratori già impiegati da aziende con più di 15 dipendenti dovrebbero continuare ad essere tutelati dai licenziamenti senza giusta causa, come previsto dal vecchio articolo 18. Purtroppo non vi è certezza riguardo a questo punto perché il Jobs Act, la riforma del lavoro di Renzi, potrebbe cambiare le carte in tavola. Presto o tardi tutti lavoratori saranno sotto contratto a tutele crescenti.

Attendiamo nuovi sviluppi anche perché il 26 Novembre si avvicina e con lui la possibile approvazione definitiva del Jobs Act.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to Top