Negli ultimi mesi si è molto parlato di spesometro integrato e dei controlli sull'Iva. Infatti l'Agenzia delle Entrate si sta concentrando sempre di più nella ricerca di anomalie per quanto concerne l'Imposta sul valore aggiunto tramite appunto i controlli Iva. L'obiettivo non è solo rettificare l'imposta, ma anche verificare spiacevoli ricadute sulle altre imposte.

È quello che sta facendo l'Agenzia delle Entrate a seguito dell'attività anti-evasione 2014/2016 voluta dal ministero dell'Economia. Lo stesso meccanismo di pagamento dell'Iva viene utilizzato da contribuenti furbi allo scopo di pianificare attività di evasione sia nazionale che internazionale. Ma allo stesso modo per il suo funzionamento, l'Iva può essere utile al Fisco per identificare comportamenti non leciti. Infatti all'Iva sono legate altre imposte indirette. In questo senso l'Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di controlli sull'Iva che comprendono anche lo spesometro integrato.

Quali sono gli strumenti investigativi dell'Agenzia delle Entrate? Eccone qualche esempio:

- uso di false lettere d’intento;

- crediti erariali inesistenti;

- frodi comunitarie;

- uso di fatture false.

Le agenzie quindi svolgono l'attività di analisi del rischio nella fattispecie per quelle categorie che hanno indicatori critici. Ad esempio se un soggetto presenta indicatori di criticità come i crediti Iva di importo elevati non giustificati dall'attività che si svolge.

 Vediamo come funziona lo spesometro integrato

Questo applicativo serve alle agenzie per realizzare una specifica analisi di rischio, infatti rileva le operazioni dei contribuenti in un dato periodo. Gli uffici possono quindi provvedere a realizzare delle analisi per individuare dei compensi indebiti in seguito a uno specifico monitoraggio.

Si è detto che spesso i contribuenti furbi realizzano frodi anche europee sfruttando l'Iva, ed è per questo che gli uffici possono e devono incrementare i contatti con le altre istituzioni degli stati membri dell'Unione. Non a caso su quest'argomento si è raccomandata anche la stessa Commissione Europea.

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