Tanti anni fa il profilo dell'usuraio era quello di una persona abbastanza ricca, che prestava una somma di denaro a chi era in difficoltà economica pretendendo però degli enormi interessi. In passato le cronache ci raccontano episodi di suicidi per i debiti contratti nei confronti degli usurai. Anche oggi, se sfogliamo le pagine di cronaca dei giornali, ci rendiamo conto di quanti siano i suicidi a causa dei debiti, soprattutto nella categoria dei piccoli e medi imprenditori che, dovendo fronteggiare la crisi, si indebitano con le banche.

Ma che esista anche un certo comportamento di “usura” da parte degli istituti di credito di certo non ce lo aspettavamo. Eppure è così. Assistiamo in questi anni ad un veroe proprio fenomeno che va sotto il nome di usura bancaria, una triste realtà che ha portato anche alla nascita di libri dedicati al tema.

La rivolta del Correntista - Un libro sul fenomeno dell'usura bancaria

“La rivolta del correntista” (editore Chiarelettere) è un chiaro esempio di come le banche attuino comportamenti da usurai imponendo degli interessi anatocistici (ovvero il calcolo degli interessi sugli interessi). La rivolta dei piccoli imprenditori è in atto, ed ha preso piede grazie al libro di Mario Bortoletto.

La sua storia ha qualcosa di incredibile ed ha dato speranza a tanti piccoli imprenditori, di quelli che vessati dalle banche, facendo i giusti calcoli, si sono ritrovati non in debito, ma bensì in credito. L'istituto di credito di Mario Baortoletto chiedeva infatti di rientrare in un debito di più di 22 mila euro.

Come è raccontato nel suo libro “La rivolta del correntista”, una attenta perizia econometrica ha invece stabilito che lo stesso Bortoletto era in credito verso quell'istituto di ben 60 mila euro.

Ebbene la giustizia gli ha dato ragione, ed una volta citato in giudizio l'istituto di credito, dopo diciotto mesi, ha ottenuto un risarcimento di 90 mila euro. Ora è impegnato in altre otto cause contro gli istituti di credito che attuano questa sorta di nuova usura. Con “La rivolta del correntista”, Mario Bortoletto ha dato una lezione a tutti gli istituti di credito ma soprattutto speranza a tanti piccoli imprenditori vessati dalla crisi. Lo stesso protagonista di questa storia a lieto fine ha fatto sapere che devolverà il suo risarcimento a favore delle famiglie degli imprenditori che si sono tolti la vita a causa della crisi.

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