Prima si spedivano lettere, ora si mandano e mail. Prima si facevano lunghe file in banca o alla posta, ora si paga tutto con un click. Prima si chiacchierava davanti a un caffè, ora si parla e ci si conosce in chat. Da quando internet si è insediato nella nostra vita quotidiana sentiamo sempre di più l'aggettivo “virtuale” che si affianca ad un altro aggettivo: “reale”. Ed effettivamente, senza scomodare film di fantascienza e libri avveniristici, possiamo affermare che esiste una realtà virtuale che si affianca a quella reale, poiché molte delle nostre abitudini si sono spostate sul web.

Se molte delle nostre faccende le svolgiamo davanti ad un pc, o collegati ad uno smartphone, non deve stupirci la nascita di una vera e propria “moneta virtuale”. Di cosa si tratta? È una valuta elettronica, ma non viene gestita da nessuna banca, bensì il suo valore dipende da quanta fiducia i suoi compratori o investitori sono disposti a riporre in essa.

Un pò di storia contemporanea per capire cos'è Bitcoin?

Dici “moneta virtuale”, e il pensiero va subito al Bitcoin. Ma cos'è esattamente? È una valuta virtuale inventata nel 2009 da un giapponese, tale Satoshi Nakamoto (in realtà è uno pseudonimo). Le transazioni con questa moneta sono criptate e sono quindi anonime.

Ma il Bitcoin non è stato il primo esempio di moneta virtuale. Qualche anno prima, nel 2006, è stata inventato il Linder Dollar. Oltre a questo c'è stato il Second Life, non proprio una valuta ma una specie di mondo virtuale dove era possibile connettere gli utenti sotto forma di avatar. Con i Linden Dollars gli utenti del sistema potevano effettuare vere e proprie vendite, inoltre questa moneta poteva convertirsi in euro o in dollari. La moneta è poi cresciuta soprattutto nel valore, prima 260 Linden Dollars facevano un dollaro, ora ne servono 320 per fare un euro.

Dopo queste esperienze, venne finalmente il momento dei bitcoins. Una moneta virtuale che si differenzia dalle precedenti per più di un motivo. È più sicura, sotto il profilo crittografico, ed è anonima, permette ogni genere di transazione senza contatto tra le parti. Ma ci sono altri aspetti di novità molto interessanti.

Tutte le transazioni (che avvengono tramite codice criptato) vengono effettuate seguendo due indirizzi digitali: uno è personale, mentre l'altro è collegato ad un centro di vendita. Le banche ovviamente non c'entrano niente in questo sistema e di conseguenza l'utente risparmia i costi di transazione. Ciò che mantiene questo sistema è la sfiducia che gli utenti hanno nelle transazioni tradizionali. Il fatto stesso che le transazioni siano anonime e l'altissima sicurezza che le caratterizza, ha decretato il successo di questa nuova moneta.

Non si è ritenuto ancora opportuno regolamentare tramite apposite leggi il sistema delle monete virtuali, poiché è un settore ancora considerato "di nicchia". Ma la tecnologia corre veloce e presto le cose potrebbero cambiare.

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