Con l'acronimo PCT si intende il processo civile telematico che è stato introdotto con il D.P.R. 123/2001 (Regolamento sull’uso di strumenti informatici e telematici nel processo civile, nel processo amministrativo e nel processo innanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei conti) e segue l’emanazione delle leggi del 15 marzo 1997, n. 59, e del D.P.R. 10 novembre 1997, n. 513.

Di cosa si tratta nello specifico?

Si tratta di un procedimento tramite la quale si mira a passare gradualmente dal processo “su carta” o analogico a quello digitale. Ciò riguarda nello specifico gli atti del processo. Per quanto riguarda gli atti del processo telematico, questi devono essere redatti, sottoscritti e conservati in formato digitale. Basta quindi con enormi faldoni cartacei. Gli atti circoleranno solo tramite forma digitale e saranno trasmessi quindi in via telematica tra i vari uffici.
Insomma il processo civile telematico è uno dei passi che porta il nostro paese verso la digitalizzazione e lo svecchiamento delle pratiche cartacee.

Come funziona questo nuovo sistema?

Ecco qualche informazione in più sul processo telematico.
Il vecchio sistema analogico prevede che per ogni causa ci sia un fascicolo con tutti gli atti e i documenti presentati dalle parti: verbali, provvedimenti del giudice ecc.. Ciò comporta ovviamente l'uso di tantissima carta e tantissimo spazio per archiviare successivamente gli atti. Pensate a quanti processi civili affronta un tribunale e avrete solo una minima idea di quanta carta e spazio occorra. Ma serve anche l'impegno di molte persone, soprattutto negli uffici di cancelleria.
Nel processo civile telematico invece ciascun atto o provvedimento viene prodotto in digitale.
  • La cartella con gli atti va all'interno di un archivio informatico,
  • tutti gli atti devono essere inviati dalle controparti tramite la Pec (la casella di posta certificata),
  • tutte le comunicazioni di conseguenza avvengono per via telematica facilitando il lavoro, ma soprattutto producendo meno carta e occupando meno spazi.
Si è calcolato che grazie al processo telematico si risparmieranno circa 40 milioni di euro ogni anno. Sono chiari a tutti i vantaggi del Pct sia in termini di velocità del lavoro e accelerazione quindi dei processi civili, sia in termini di risparmio. Per il momento il passaggio è graduale e ad ogni cartellina cartacea dei processi e affiancata quella digitale, ma presto vedremo sparire dai nostri tribunali quegli enormi faldoni di carta in virtù di archivi completamente digitalizzati.

Volete saperne di più?Nel sito web ufficiale del Consiglio Nazionale Forense troverete le ultimissime sulla normativa in vigore.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to Top