La crisi imperante ha messo a dura prova le finanze di imprese e famiglie italiane, con la conseguenza che non si riescono a pagare le rate del mutuo. Una temporanea soluzione potrebbe essere quella della sospensione del mutuo per un determinato periodo. Purtroppo, nonostante si tratti di un’opzione da tenere in considerazione per risollevarsi un po’, sarebbe bene rifletterci su perché esiste l’altro lato della medaglia. Entriamo nel dettaglio.

Sospensione Mutuo: Attenzione ai Costi di Moratoria Mutui

La sospensione del mutuo potrebbe essere davvero una boccata di aria fresca per PMI e famiglie italiane ma la sospensione non riguarda l’intero importo ma la sola quota capitale. Cosa significa tutto ciò? Durante il periodo di sospensione si dovrà continuare a versare la quota interessi, comportando, a conti fatti un aumento del costo del mutuo di circa il 10% in più.

In caso di mutuo o finanziamento con piano di ammortamento alla francese (il più diffuso nella maggioranza dei casi), il costo della sospensione sarà tanto più basso quante meno rate mancano all’estinzione, dato che questo tipo di ammortamento prevede che nelle rate iniziali sia maggiore la quota interessi e che in quelle finali si concentri la quota capitale. Un bel vantaggio per chi ha già pagato le rate contenenti la quota interessi. 

I costi per la moratoria dei mutui sono dovuti agli “oneri di sospensione” che comprendono gli interessi accumulati nel periodo della sospensione del mutuo, dovranno essere pagati alla banca nel momento in cui si riprenderà a versare le rate. Gli svantaggiati risulteranno essere coloro che hanno stipulato un mutuo a tasso fisso rispetto ad un mutuo a tasso variabile perché, nei mutui a tasso variabile, il tasso d’interesse è composto dall’Euribor e dallo spread. Quando si riprenderà a pagare le rate si dovrà alla banca solo lo spread. Invece, per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, il tasso d’interesse è composto dall’Irs e dallo spread, dunque, al momento della ripresa del pagamento delle rate, bisognerà versare alla banca lo spread più la differenza fra il valore attuale dell’Irs e quello al momento della stipula del mutuo.

Prima di richiedere una sospensione del mutuo, è bene informarsi sui costi di moratoria sui mutui e valutare i costi/benefici derivanti da questa scelta. La Legge di Stabilità 2015 prevede una nuova moratoria sui mutui che concede la possibilità per famiglie ed imprese di sospendere le rate dei mutui per tre anni, con l’obiettivo di far ripartire l’economia.

Nei prossimi tre mesi, il Ministero dell’Economia, l’ABI e le Associazioni di imprese e consumatori, dovranno trovare un accordo per definire i termini dell’operazione, entro marzo del 2015.

La proroga della moratoria sui mutui permetterà ad imprese e famiglie di farvi ricorso fino al 31 marzo 2015 così da richiedere una sospensione del mutuo e dei leasing (della quota capitale) per 12 mesi e di richiedere l’allungamento della durata dei mutui. Fino ad ora sono state ben 40 mila piccole e medie imprese ad aver sfruttato l’occasione, per un totale di 13 miliardi di euro di mutui sospesi.

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